Evoluzione dei sistemi informativi

L'evoluzione dei sistemi informativi può essere suddivisa in varie generazioni, ognuna delle quali composta da esemplari sempre più evoluti.

Negli anni '40, i sistemi informativi sono diventati progressivamente più avanzati e sofisticati, grazie alla diffusione di tecnologie quali l'Internet, la miniaturizzazione dei dispositivi e la potenza di calcolo sempre maggiori.

Negli anni '60 e '70, Dai primi anni sessanta cominciò a farsi strada il concetto di dispositivo virtuale e astrazione. Nello stesso periodo i sistemi operativi iniziarono a supportare il DMA e lo Spool. Il DMA (Direct Memory Access) è il sistema che permette di trasferire interi blocchi di dati da memoria secondaria a memoria centrale in modo completamente indipendente dal processore, il quale può, nel frattempo, eseguire altre operazioni. Lo Spool (Simultaneous Peripheral Operations On Line) è un sistema che permette di gestire in maniera efficiente le code di job di stampa.

Negli anni '80, la crescente diffusione dei personal computer e delle reti locali, iniziò a cambiare la natura dei sistemi informativi, resi sempre più accessibili agli utenti attraverso la prima rete di computer del ARPAnet. Ciò permise l'introduzione di nuovi applicativi e software, migliorando le modalità di gestione dei dati.

Gli anni '90 un fenomeno interessante che iniziò a prendere piede da metà degli anni ottanta fu lo sviluppo delle reti di calcolatori, fenomeno che ha poi portato all'incredibile crescita di Internet. Nacquero così i "sistemi operativi di rete" e i "sistemi operativi distribuiti". I primi altro non sono che normali sistemi operativi ai quali vengono aggiunti i software per il collegamento a macchine remote e quindi alle relative risorse condivise come file e stampanti. I secondi sono sistemi operativi che girano su sistemi a più processori oppure che inviano i processi da elaborare ad altri computer della rete. Essi sono dotati di particolari politiche di scheduling che permettono un'efficace allocazione dei processi tra le CPU disponibili.

A partire dal 2000 sono stati immessi sul mercato una grande varietà di sistemi di elaborazione dalle più disparate dimensioni e performance a costi contenuti; questo permette una diffusione pervasiva degli elaboratori elettronici nelle più diverse attività umane. Inoltre sono oggi sempre più diffuse le interconnessioni tra i vari dispositivi in modalità sia wired che wireless. Tutte queste innovazioni hanno portato allo sviluppo di sistemi operativi per le più svariate architetture, in particolare per dispositivi handheld come smartphone e Tablet PC (Symbian OS, Android, iOS, Windows Phone, ecc.).